Il Lugana
Il vino Lugana è un bianco DOC molto apprezzato. La zona di produzione va dalla costa sud del lago di Garda alle colline moreniche, a metà tra provincia di Verona e provincia di Brescia.
Proponiamo tour, degustazioni, visite nelle cantine di Lugana.
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Il Lugana è un vino delicato al naso, ma ricco di mineralità al palato con eccezionali doti di invecchiamento per un vino bianco.
La visita al territorio del Lugana ti farà scoprire storia, cultura, bellezze naturali di località come Sirmione, Desenzano, Peschiera, Valeggio sul Mincio, Borghetto, le colline Moreniche.
Il territorio: la Lugana
Innanzi tutto una piccola premessa sul nome: Lugana. Al maschile
“il Lugana” indica il vino. Al femminile “la Lugana” indica il
territorio di produzione. Questo si estende dalla costa meridionale
del lago di Garda fino alle colline moreniche, i dolci
rilievi tutto attorno. Si sono formate durante le glaciazioni, col
costante accumulo di detriti da parte dell'immenso ghiacciaio che
ricopriva la valle che poi si è trasformata nel lago di Garda.
Siamo a cavallo tra Lombardia e Veneto, tra le province di Verona
e Brescia, a ridosso del bacino del fiume Mincio,
emissario del Garda.
Come arrivare in Lugana
Raggiungere la Lugana è facilissimo. La zona è attraversata dalle principali direttrici autostradali e ferroviarie del nord Italia.
Sull'autostrada A4 Milano-Venezia esci al casello di Sirmione e sarai già nel cuore della Lugana. I caselli di Peschiera e Desenzano sono all'estremità est e ovest della zona di produzione.
In treno, sulla linea Torino-Trieste puoi scendere alle stazioni di Peschiera, Sirmione e Desenzano. Da lì, in massimo 10' d'auto raggiungerai le cantine di Lugana.
L'Argilla
Il terreno in cui crescono le viti di Lugana è ricco di argilla. In alcuni vigneti può arrivare al 50% della composizione del suolo. I vignaioli della Lugana sanno bene quanto sia impegnativo lavorarla quando è secca e dura come pietra o bagnata e fangosa come creta. Ma sanno anche quanto l'argilla, con la ricchezza di minerali che vi sono disciolti, sia determinante per le caratteristiche del vino.
I monaci e la bonifica
In passato era un'area acquitrinosa dove il lago si espandeva e ritirava a seconda dei cambiamenti climatici e meteorologici. Furono i monaci benedettini che si insediarono qui nell'alto medioevo a effettuare la bonifica.
La presenza del monastero è ricordata dalla chiesa di San Benedetto di Lugana e dall'omonima località.
I monaci modellarono
i campi a schiena d'asino, più alti al centro e
digradanti verso i lati così che l'acqua non ristagnasse e scorresse ai
bordi dove realizzarono canalette di scolo. Questa conformazione si può
ancora notare in alcuni vigneti di Lugana.
Si sa che dove vi furono preti e monaci vi sono vigne per la produzione
del vino indispensabile nelle funzioni religiose e immancabile sulle mense
dei monasteri.
Antica viticoltura
In passato la vite non era che una delle tante coltivazioni di questa zona, e probabilmente nemmeno la principale. Tuttavia la sua presenza è certamente molto antica, anche considerando gli importanti insediamenti romani di Peschiera, Desenzano e Sirmione, dove tutt'ora sono presenti famosi reperti come la Grotte di Catullo e la villa romana di Desenzano coi suoi splendidi mosaici. Per i romani il vino era indispensabile. Ovunque vi fosse un loro insediamento non mancavano vigne e cantine.
Una zona limitata
Il territorio della Lugana è piatto, non come le zone
vitivinicole di eccellenza che sono di solito in collina. Composizione minerale del terreno e microclima del
lago di Garda creano le condizioni ideali per la crescita di uve
di qualità.
È il motivo per cui non si può estendere la zona di
produzione come si fa con le DOC di successo, dove i consorzi creano una
zona classica e una allargata. Le colline dell'anfiteatro morenico che circonda il Garda a sud sono fatte di ghiaia e
pietrisco, che niente ha a che vedere con l'argilla della Lugana. A nord
c'è il lago.
In 20 anni la superficie vitata della Lugana è cresciuta del 300%! Lo spazio per ulteriore incremento dei vigneti è sempre meno.
Le viti devono contendersi il terreno con le case
vacanza dei turisti, con l'autostrada A4, con la linea ferroviaria
Milano-Venezia e con il progetto dell'alta velocità che rischia di passare
proprio in mezzo ai campi coltivati.
Il tutto mentre il Lugana è all'apice del successo. Gli appassionati di
questo vino hanno certamente notato l'incremento di prezzo della bottiglie
negli ultimi anni.
Il Vitigno del Lugana
Dopo il terreno, l'altro fondamentale fattore di successo di un vino è ovviamente il vitigno.
Trebbiano di Soave,
Trebbiano di Lugana,
Trebbiano Veronese,
Turbiana,
per anni è regnata la più totale confusione su quale
fosse il nome del vitigno, e se si trattasse della stessa varietà con nomi
diversi, magari varianti di uno stesso ceppo, o fossero proprio tipologie
distinte.
So di viticoltori della Lugana che hanno acquistato in vivai specializzati
intere partite di barbatelle della varietà sbagliata, tanta era la
confusione, anche tra gli esperti, sul quale fosse il vitigno giusto.
Qualche anno fa si incominciò ad applicare l'analisi genetica
anche ai vitigni, facendo chiarezza e mettendo un po' d'ordine
tra le centinaia di varietà di uve coltivate in Italia e nelle migliaia di
nomi, spesso varianti dialettali locali. I risultati spesso hanno
riservato sorprese. Vitigni che si credevano essere la medesima varietà
con nomi diversi si sono rilevati totalmente estranei e, viceversa, uve
prodotte in regioni diverse con nomi diversi si è scoperto essere in
realtà la stessa cosa.
Il sequenziamento del DNA di Turbiana ha fatto scoprire che in realtà essa è... Verdicchio.
Quindi quella che si riteneva essere una varietà di uva a sé stante, e
sostanzialmente autoctona, è un vitigno molto diffuso in Italia centrale,
e in particolare nelle Marche, finito chissà come e quando nel territorio
della Lugana dove ha trovato un ambiente ideale per diventare materia
prima di un grande vino bianco.
Negli ultimi anni, la continua ricerca e valorizzazione dell'autoctono ha
posto molto l'accento sulle varietà indigene delle varie zone di
produzione, facendo anche riscoprire vitigni quasi dimenticati. Sapere che
la Turbiana era in realtà un vitigno abbastanza comune anche altrove
deluse molti produttori e appassionati di Lugana. Tuttavia l'adattamento
del Verdicchio a questo territorio, col suo clima, pratiche di
coltivazione e vinificazione, lo ha reso un vitigno sostanzialmente
autoctono, e noi continueremo comunque a chiamarlo Turbiana.
Piccole produzioni
Come abbiamo visto, il territorio della Lugana non è molto ampio, ed è frammentato tra vie di comunicazione, agglomerati di case, colline moreniche. Non vi sono quindi tenute particolarmente estese, e aziende da milioni di bottiglie come avviene in altre zone di produzione. La proprietà è piuttosto frammentata e sono molte le piccole cantine di Lugana a conduzione familiare.
Le Caratteristiche del Lugana
Il vino Lugana è caratterizzato da un naso piuttosto delicato con note
floreali e di mandorla che però si intensificano con gli anni di
affinamento in bottiglia, diventando più intensi e complessi con note di
mela matura, agrumi, frutti tropicali.
La vera nota distintiva del Lugana è però la vivace acidità e la
decisa mineralità al palato che donano una bocca pulita e ne
fanno un ideale vino da accompagnamento al cibo, anche per piatti dove
normalmente non si osano i bianchi.
Lugana Giovane
Giovane di qualche anno il Lugana è un vino fresco e piacevole,
dal colore giallo paglierino con riflessi verdolini, ideale
anche come aperitivo da accompagnare a stuzzichini da banco a base di
salumi e formaggi freschi e di media stagionatura.
Per il pasto è perfetto con primi come risotti, pasta ripiena e ideale con
pesce e crostacei.
Lugana Invecchiato
Ciò che però lo rende davvero speciale è la capacità, rara per un
bianco, di invecchiare in bottiglia, trasformandosi in un vino complesso e
strutturato. Lugana di qualità e di una buona annata possono facilmente
superare i dieci anni in bottiglia conservando vitalità e freschezza.
Il colore in questi casi si trasforma in un luminosissimo giallo
dorato. I profumi si fanno più intensi e il palato,
pur conservando una bilanciata acidità, diventa cremoso e avvolgente, con
una sapidità quasi salmastra e note di selce, mandorle, nocciole
tostate, sentori balsamici.
Lugana Spumante e Vendemmia Tardiva
Negli ultimi anni si è poi sperimentato con interessantissime spumantizzazioni, sia metodo classico che charmat, e con una vendemmia tardiva leggermente abboccata ma ricchissima di profumi e aromi. Restano comunque piccole produzioni di nicchia.
Nelle Vicinanze
Il territorio è ricchissimo di attrattive storiche e turistiche. Sirmione, Peschiera, Desenzano, sono tutte amene località affacciate sul lago di Garda, con reperti romani, caratteristici porticcioli da cui imbarcarsi per escursioni sull'acqua, castelli e fortezze, negozi e ristoranti caratteristici.
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C'è poi Valeggio sul Mincio con il castello Scaligero, il parco Sigurtà, il ponte-diga visconteo, e Borghetto sul Mincio, straordinario villaggio costituito da antichi mulini ad acqua. La zona è celebre per i famosi tortellini di Valeggio detti “nodo d'amore”, che sono perfetto abbinamento per una buona bottiglia di Lugana.
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