Loggia del Consiglio
Monumenti di Epoca Veneziana
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La Loggia del Consiglio, su Piazza dei Signori, è il primo edificio in stile compiutamente rinascimentale del Veneto. Venne terminato nel 1492 per ospitare il Consiglio Cittadino che si trasferiva così dall'antico Palazzo Comunale, sempre su Piazza dei Signori, per lasciar posto al tribunale, o Palazzo della Ragione.
La Loggia del Consigilo, nelle intenzioni e nelle fattezze era un edificio di alto e complesso valore simbolico. Verona, ormai dal 1405, era entrata a far parte dei possedimenti della Repubblica Veneziana. Era sì stata un'annessione volontaria, gli esponenti delle più importanti famiglie cittadine per porre fine all'infinita lotta per il potere a Verona, avevano deciso di consegnare le chiavi della città a Venezia, potenza in rapida ascesa, e la dominazione veneziana garantiva pace e una certa prosperità a Verona, ma si trattava pur sempre di una dominazione. La creazione di un luogo dove gli esponenti di quell'oligarchia urbana che si era creata potessero riunirsi a discutere i fatti della città era visto da Venezia come possibile fonte di tensioni indipendentiste che avrebbero potuto minare la stabilità dei propri possedimenti.
Non è un caso che per la realizzazione di questo edificio si scegliesse il nuovo stile rinascimentale, che a Venezia veniva visto con sospetto in quanto nato e sviluppatosi in regioni, la Toscana e Roma, con le quali la città lagunare non aveva buoni rapporti. Lo stile rinascimentale inoltre riprendeva quegli elementi decorativi propri dell'architettura dell'epoca romana nella quale Verona aveva goduto di una posizione di tutto prestigio quando ancora Venezia non esisteva. A sottolineare il glorioso passato romano di Verona, a coronamento dell'edificio, costruito proprio di fronte al Palazzo del Capitano rappresentante dell'autorità veneziana in città, vennero poste statue di illustri veronesi, o ritenuti tali, del passato: Catullo, Vitruvio, i due Plinio ed Emilio Macro.
Come monito ai membri del consiglio che si recavano al palazzo per le proprie riunioni e alla cittadinanza intera, sull'ingresso della Loggia venne fatta porre dai veneziani l'iscrizione: PRO SUMMA FIDE SUMMUS AMOR.
Un piccolo bassorilievo sul lato sinistro della Loggia, raffigurante un monaco che indica un libro aperto, ha fatto per lungo tempo attribuire il progetto all'architetto Fra' Giocondo, tanto che a volte ancora ci si riferisce alla Loggia del Consiglio come Loggia di Fra' Giocondo. In realtà pare che il progetto sia stato realizzato da alcuni lapicidi locali con la supervisione di membri del Consiglio stesso che avevano avuto occasione di vedere edifici nel nuovo stile durante viaggi a Firenze e Roma. Questa teoria tuttavia non spiega del tutto la raffinatissima realizzazione e le proporzioni accuratamente studiate dell'edificio che paiono invece frutto di una mano esperta e già pratica del nuovo linguaggio architettonico.
La Loggia del Consiglio visitabile solo dall'esterno in quanto attuale sede del Consiglio Provinciale, è normalmente parte dell'itinerario guidato di Verona
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