Monti Lessini Durello

il perlage di un calice di Durello metodo classico

Il Durello è un vino bianco fermo, ma soprattutto spumante, prodotto con uve varietà Durella nei Monti Lessini, le prealpi veronesi, a cavallo tra le province di Verona e Vicenza. È ancora poco conosciuto ma sono sempre di più i suoi estimatori.

Info e visite in cantina

+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C

Metodo Classico

Una bottiglia di Monti Lessini Durello

Il successo degli ultimi anni nasce dall'intuizione di usare l'uva Durella per la spumantizzazione.
L'acidità e mineralità della Durella consentono infatti lunghissimi affinamenti sui lieviti: per 48, 60 e anche 120 mesi. Si ottengono così complessità e perlage finissimo, tipici dei grandi metodo classico, ma a un prezzo ancora contenuto.

ACQUISTA

Il Territorio del Durello

I Monti Lessini orientali danno il nome al vino Durello. Sono un territorio ricco di storia e bellezze naturali, ancora selvaggio e incontaminato. Perfetta destinazione per un tour enoturistico alla scoperta di nuovi vini.

mappa della zona di produzione del Monti Lessini Durello

La DOC Monti Lessini Durello si estende sui pendii e sui pianori delle valli che solcano la catena montuosa. Val d'Illasi, val Tramigna, val d'Alpone in territorio veronese. Val di Chiampo, valle dell'Agno, val Leogra in provincia di Vicenza.

mappa della zona di produzione del Monti Lessini Durello

I vigneti dedicati all'uva Durella hanno un'estensione di soli 400 ettari, sparsi su un territorio che si estende su 20.000 ettari fino a un'altezza di 500 metri.
Il Durello è stato insignito della DOC nel 2011.
Fanno parte del consorzio di tutela circa 35 cantine (aggiornato 2020). Dalle cantine che si visitano si godono spesso panorami vertiginosi sulla pianura sottostante.

L'Uva Durella

Il vino Durello è espressione di un territorio quanto di un antico vitigno: la Durella.
È una varietà antichissima, menzionata in manoscritti e statuti comunali già nel 1200. Per lo spessore della buccia era chiamata Durasena, dal latino Durus Acinus. Nel 1700 era apiamente diffusa nel vicentino e sul versante orientale del territorio veronese.

basalto colonnara a Gambellaraa

Il grappolo della Durella è abbastanza piccolo e compatto.
Gli acini hanno buccia spessa, quasi coriacea.
Anche a piena maturazione il sapore si mantiene acidulo e tannico.
È coltivata per lo più con il sistema a pergola.

Il terreno vulcanico ricco di minerali dove la Durella cresce rigogliosa conferisce ancor più sapidità e "durezza" al vino. Per le sue caratteristiche in alcune zone questa varietà è chiamata anche "Rabbiosa" e "Cagnina.

Il Terroir del Durello

Antichi vulcani

basalto colonnara a Gambellara

Il territorio dove cresce la Durella è caratterizzato da terreno vulcanico. 50 milioni di anni fa al posto dei Monti Lessini c'era un mare tropicale ricco di animali marini e coralli. Questo ambiente idilliaco era squassato da eruzioni di vulcani e colate di lava.
Oggi mare e vulcani non ci sono più, la deriva dei continenti ha dato vita alle Alpi e alle Prealpi come i Monti Lessini, ma le tracce di quelle eruzioni sono ancora presenti.

Basalto Colonnare

dettagli basalto colonnara a Gambellara a sezione esagonale

Il territorio di produzione del vino Durello è infatti ricco di basalto, un tipo di lava solidificata. Quando la lava entra a contatto con l'aria si raffredda velocemente, e in particolari condizioni si creano delle fratture longitudinali molto regolari a sezione esagonale. Le colonne esagonali sono così perfette che sembrano fatte dall'uomo. Si possono vedere queste strane formazioni geologiche soprattutto a Gambellara e a San Giovanni Ilarione.

Questo tipo di terreno è ricco di ferro, magnesio, silicio e molti altri microelementi. È l'ideale per la produzione di vini bianchi di grande struttura minerale come il Soave, il Gambellara e naturalmente il Durello.

pupitre con bottiglie di Durello in punta. Sullo sfondo la roccia basaltica

Alcune cantine di Durello sono letteralmente scavate nella dura e compatta roccia nera vulcanica.

Monti Lessini Durello

Catasta di bottiglie di Durello per la rifermentazione

Le caratteristiche dell'uva Durella abbinate al tipo di terreno danno vita a un vino che in passato era difficile da "gestire". Non molti sapevano apprezzarne la grande acidità e sapidità. Si beveva quasi esclusivamente localmente, a volte si allungava con l'acqua, o era usato come vino da taglio.

Durello Fermo

La moderna enologia e la perseveranza dei produttori sono riuscite a trasformare in punti di forza quelli che sembravano punti deboli. Si è capito che acidità e sapidità garantivano al Durello grande longevità. È un vino bianco che può riposare in cantina anche per dieci anni con risultati sorprendenti. Con un lungo affinamento l'acidità si ammorbidisce ma mantiene comunque vivo il vino. Nel frattempo si sviluppano aromi e sentori di grande complessità e armonia.

La Degustazione

Agrumi in tutte le loro sfumature, pera e frutta esotica, note vegetali di bosso ed erbe aromatiche, e un finale piacevolmente amarognolo sono alcune delle caratteristiche della degustazione del Durello. Col tempo la mineralità si esprime in sentori di pietra focaia, zolfanelli, gomma e solvente che ricordano certi Chablis e Riesling.

Durello Spumante

L'intuizione geniale è stata capire che il Durello poteva diventare un'eccellente base per la spumantizzazione.

una bottiglia accatastata per la rifermentazione con il metodo classico
Approfondisci: Il Metodo Classico

Con la prima fermentazione il mosto d'uva viene trasformato in vino base.
Al vino base vengono aggiunti zucchero e lieviti e viene messo in bottiglie sigillate con tappo a corona.
La seconda fermentazione produce anidride carbonica. Poiché la bottiglia è sigillata la CO2 rimane all'interno e si dissolve nel liquido producendo le caratteristiche bollicine.

Il metodo charmat riproduce in grande, all'interno di cisterne pressurizzate, lo stesso processo. In questo modo si abbattono i costi ma il prodotto è più semplice.
Con il metodo classico il Durello esprime il meglio di sé. È questa la tipologia che sta conquistando sempre più estimatori. Anche grazie all'ottimo rapporto qualità prezzo rispetto a zone più blasonate che, sull'onda delle mode, hanno approfittato del proprio successo.

Catasta di bottiglie in una cantina che produce spumante metodo classico
La Visita in Cantina

Nella visita a una cantina che produce spumante metodo classico come il Durello non troverai le solite botti in rovere, ma grandi cataste di bottiglie poste orizzontalmente. Dopo la fermentazione che produce la spuma, il vino viene lasciato ad affinare per un certo periodo di tempo. I lieviti, esaurito lo zucchero che li nutre, si depositano sul fondo e degradandosi rilasciano i classici aromi degli spumanti metodo classico: crosta di pane, brioche, ecc.

La rifermentazione in bottiglia bilancia l'acidità del vino Durello base conferendo al Metodo Classico una spuma fine e persistente e una straordinaria eleganza e complessità d'aromi.

bottiglia di Durello metodo classico con i lieviti accumulati in punta.
Approfondisci: Il Remuage

Prima di mettere in commercio il vino spumante metodo classico bisogna rimuovere i lieviti depositati nella bottiglia orizzontale.
Ogni giorno la bottiglia viene scossa e ruotata di un quarto di giro e contemporaneamente inclinata fino a farle raggiungere una posizione verticale con la punta verso il basso. Questa operazione si chiama remuage e può durare una o due settimane.
Un tempo veniva eseguita a mano usando degli speciali cavalletti in legno forato detti pupitre.

Catasta di bottiglie meccanica per il remouage automatizzato
Approfondisci: la Sboccatura

Oggi si utilizzato sistemi meccanizzati e computerizzati che eseguono il remouage automatizzato di grandi quantità di bottiglie.
I lieviti si accumulano in punta che viene quindi immersa in un liquido congelante. Si toglie il tappo e la pressione espelle il piccolo "giacciolo" che ingloba i lieviti.
Si procede quindi alla rabboccatura, alla tappatura col caratteristico sughero a fungo e gabbietta, all'etichettatura. La bottiglia di Durello spumante metodo classico è pronta.

Durello Passito

Per accompagnare il dessert vi è poi il Monti Lessini Durello Passito, prodotto con uva Durella lasciata appassire per almeno quattro mesi.
La dolcezza dell'alto residuo zuccherino è bilanciata dall'acidità e mineralità tipiche della varietà. Il risultato è un vino molto equilibrato ed elegante. Perfetto per i dessert ma anche per formaggi stagionati ed erborinati.

Abbinamenti

Un calice di Durello con un piatto di mortadella

Gli spumanti metodo classico hanno un'immagine legata al lusso e a occasioni speciali. Eppure tra gli abbinamenti che danno maggiore soddisfazione ci sono quelli a cibi semplici e umili come mortadella o, per restare alla tipicità del territorio, soppressa veneta. L'acidità e le bollicine infatti hanno la capacità di "sgrassare" il palato e rinnovare il gusto del cibo a ogni boccone.
La grande struttura del vino Durello, sia fermo che spumante, riesce a sostenere l'intensa aromaticità di questi salumi.
Un altro tipico abbinamento è con il baccalà della tradizione veneta e vicentina.
Il Durello è comunque un vino molto versatile, che si accompagna bene anche a pesci saporiti, carni speziate e grasse, formaggi stagionati.

Visitare le cantine del Durello

Sono ancora poche le cantine che producono vino Durello. Alcune di queste sono grandi aziende cooperative con prodotti piuttosto standardizzati e processi industriali.
Ci sono poi alcune piccole realtà a conduzione familiare dove è possibile trovare vini che sono la pura espressione del territorio in un ambiente accogliente e caratteristico per un'esperienza coinvolgente ed autentica. Ad esempio Casa Cecchin, Fongaro, Gianni Tessari, Sandro De Bruno.

Una visita alle cantine che producono Durello è l'occasione per conoscere i Lessini orientali, un'area ricca di storia, tradizioni e prodotti gastromomici come le ciliege, la soppressa, il formaggio Monte Veronese, i bogoni (lumache), il delicato olio d'oliva.

Da Visitare in Zona

È inoltre possibile abbinare la visita alle cantine del Durello ai siti d'interesse della zona.

Fossile di pesce angelo

Bolca e il Museo dei fossili

Nell'alta val d'Alpone, la più occidentale delle valli del Durello, si trova uno dei più eccezionali giacimenti di fossili al mondo. Pesci tropicali, piante, rettili, animali, l'intero ecosistema di una laguna corallina pietrificato nei minimi dettagli milioni di anni fa, forse a causa di eruzioni vulcaniche cicliche. Proprio quella stessa attività eruttiva così importante oggi per il gusto unico del vino Durello.
Il sito di Bolca è molto conosciuto tra gli appassionati di tutto il mondo. È presente un museo e per i più piccoli è anche possibile cercare i fossili tra le pietre di Bolca.

Castelli di Giulietta e Romeo

I castelli di Giulietta e Romeo

A Montecchio Maggiore, nelle colline vicentine dove si produce il vino Durello e il Gambellara, c'è un luogo legato alla leggenda di Giulietta e Romeo. Non tanto alla vicenda in sé quanto alla nascita del racconto. Si dice infatti che Luigi da Porto, il primo a scrivere dei due sfortunati amanti di Verona, abbia immaginato le due famiglie rivali guardando i castelli che si fronteggiano ognuno sulla cima di una colle. Si tratta di due fortezze scaligere del '300.

villa palladiana Barbaran da Porto

Villa Barbaran da Porto

Luigi da Porto era un nobile cavaliere. Venne gravemente ferito in battaglia all'inizio del '500 e trascorse un lungo periodo di convalescenza nella casa paterna a Montorso Vicentino: Villa Barbaran da Porto, splendido esempio di villa veneta.
Immobilizzato a letto trascorreva le sue giornate scrivendo poesie e racconti. Tra questi la storia di Giulietta e Romeo che sessanta anni dopo ispirò Shakespeare. Dalla villa si distinguono chiaramente i castelli di Giulietta e Romeo.

Se vuoi approfondire

Luigi da Porto
Luigi da Porto

Il primo autore che scrisse la storia di Giulietta e Romeo come la conosciamo.

VAI
William Shakespeare
William Shakespeare

Un plagio all'origine della più famosa storia d'amore.

VAI

Per maggiori informazioni sul Durello, su visite e degustazioni nelle cantine della zona di produzione, visite guidate ed enogastronomiche nell'Est Veronese:

Info e prenotazioni:

+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C