Ettore Fagiuoli
Ettore Fagiuoli è l'architetto che maggiormente ha contribuito a rinnovare l'aspetto di Verona nel '900 lasciando la sua impronta eclettica ed elegante su tutti i più significativi progetti edilizi della prima metà del XX secolo.
Sono così numerose le opere di Ettore Fagiuoli a Verona che è possibile creare un itinerario guidato dedicato, per scoprire una Verona insolita, contemporanea, spesso nascosta, completamente diversa dai consueti cliché legati alla storia antica o alla leggenda di Romeo e Giulietta.
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I nostri prossimi tour
Itinerario 1: Il Centro di Verona
- Mezza giornata
- 2h circa.
- Accessibilità
- Il percorso è privo di barriere architettoniche significative.
Itinerario: Garage Fiat > Portico del Teatro Filarmonico > Ponte della Vittoria > Sinagoga > Palazzo delle Poste > Liceo Maffei > Duomo.
Dettagli in stile déco dell'ingresso del Garage Fiat progettato da Ettore Fagiuoli.
Con questo itinerario sarà possibile ripercorrere l'evoluzione artistica e l'eclettismo di Ettore Fagiuoli attraverso le sue principali opere realizzate nel centro storico di Verona. Si passerà dalle realizzazioni in pieno stile déco come il Garage Fiat di via Manin, alle citazioni del classicismo sanmicheliano reinterpretato in chiave moderna, fino all'essenzialità razionalista del liceo Maffei, dove tra l'altro il Fagiuoli si era diplomato.
Il campanile del Duomo, importante riferimento del paesaggio urbano di Verona, è il filo conduttore che lega Ettore Fagiuoli alla tradizione architettonica della città. Il basamento della torre campanaria è romanico, il corpo centrale rinascimentale fu disegnato da Michele Sanmicheli, ed Ettore Fagiuoli realizzò il completamento della cella campanaria. Sopraggiunte difficoltà economiche e persino i danni di un fulmine impedirono il completamento della cuspide.
Sanmicheli e Fagiuoli sono i due architetti che più hanno contribuito a caratterizzare l'aspetto della città, il primo nel 1500, il secondo nel 1900.
Per approfondire
Michele Sanmicheli, un architetto rinascimentale a Verona.
SCOPRIItinerario 2: Borgo Trento
- Mezza giornata
- 2h circa.
- Accessibilità
- Il percorso è privo di barriere architettoniche significative.
Itinerario: Ponte della Vittoria > piazzale Cadorna > via Nino Bixio > via Anzani.
Questo tour ti porterà a scoprire un intero quartiere cittadino, Borgo Trento, sviluppatosi agli inizi del secolo scorso. Le ville e i palazzi progettati dal Fagiuoli hanno fissato il carattere originale di quest'area della città. In questi progetti Fagiuoli riesce a fondere la modernità del nuovo stile, con alcuni elementi propri della tradizione architettonica romanica e gotica veronese ripresi dalle chiese e dai chiostri veronesi come le doppie colonne intrecciate di San Zeno.
Il Quartiere "Giardino"
Prima del 1866 quest'area a sinistra dell'Adige era aperta campagna. A metà dell'800 gli austriaci vi avevano costruito l'immenso Arsenale. Dopo l'annessione di Verona al Regno d'Italia la città incominciò a espandersi a ovest del fiume. L'ampio spazio libero permise di costruire ville e villini circondati dal verde.
Lontani dai vincoli del centro storico, committenti e progettisti furono liberi di dare sfogo ai propri gusti e creatività con soluzioni alla moda liberty del tempo o rielaborazioni medievali in pieno stile pittoresco con risultati originali, a volte bizzarri, ma molto interessanti e piacevoli. Ettore Fagiuoli fu tra i protagonisti del nuovo sviluppo di quest'area e realizzò anche il ponte che la collegava al centro storico: Ponte della Vittoria.
Sfortunatamente, privo di tutela paesaggistica, negli anni '60 il quartiere fu devastato da un'edilizia selvaggia e brutale e molte delle ville dei primi '900 sono oggi nascoste da anonimi palazzoni in cemento. Resta comunque il fascino di un'architettura creativa e insolita a Verona, da ritrovare con un itinerario guidato fuori dai soliti percorsi turistici.
Ettore Fagiuoli: note biografiche e stilistiche
Ettore Fagiuoli nasce a Verona nel 1884. Nel 1908 si laurea in architettura al Politecnico di Milano.
Inizia la sua esperienza lavorativa a Milano nello studio di Luigi Broggi, che in quegli anni si occupa di molti importanti progetti in zona Cordusio, in una Milano in pieno boom economico ed edilizio.
Ettore Fagiuoli torna presto a Verona dove mette a frutto l'esperienza milanese assieme alla sua versatilità. Oltre che di progettazione architettonica si occuperà anche di scenografie, arredamento, decorazione. Sarà anche uno disegnatore e incisore di talento, realizzando straordinarie vedute urbane e rendering dei suoi progetti di una vividezza e un realismo da fare impallidire le moderne tecniche di grafica 3D.
In breve sviluppa uno stile eclettico, che fonde assieme le tendenze europee ed italiane nate a cavallo tra '800 e '900: il pittoresco ispirato al passato italiano di Camillo Boito, il modernismo d'oltralpe, il déco, integrandoli nella realtà veronese con numerose citazioni della tradizione architettonica cittadina.
Lo stile di Ettore Fagiuoli interpreta in modo così puntuale lo spirito dell'epoca, il gusto e le esigenze del singolo committente, che riesce a realizzare alcune delle più importanti opere pubbliche e istituzionali della città nella prima metà del secolo. La sua opera è talmente trasversale che negli stessi anni progetta la nuova sinagoga e la Casa della Gioventù Italiana del Littorio (oggi distrutta).
Fagiuoli scenografo per l'Arena
Ettore Fagiuoli non fu solo l'autore di importanti realizzazioni pubbliche e private in città, ma nel 1913 ricevette l'incarico di disegnare le sconografia per la prima rappresentazione dell'opera nell'Arena di Verona: l'Aida. Il Fagiuoli rivoluzionò l'approccio alla scenogragia, realizzando imponenti strutture tridimensionali che si adattavano perfettamente alla monumentalità dell'anfiteatro romano. Il successo fu tale che rimase in carica come scenografo del festival fino al 1950, creando quella tradizione di scenografie spettacolari che tanto contribuiscono ancora oggi alla popolarità dell'evento.
Per approfondire
Il festival dell'opera all'Arena di Verona.
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