La Verona del Sanmicheli
Michele Sanmicheli è tra i più importanti e influenti architetti rinascimentali. La sua vasta opera spazia dall'urbanistica alle fortificazioni militari, dall'architettura civile con palazzi e ville a quella religiosa. A Verona, sua città natale, sono talmente tanti i palazzi, le chiese, i bastioni e le porte monumentali che ha realizzato da costituire argomento di numerosi itinerari guidati.
Itinerari Sanmicheliani
L'immensa opera di Sanmicheli a Verona può essere apprezzata grazie ad alcuni itinerari guidati tematici che ripercorrono i suoi edifici militari, civili e religiosi. I nostri tour sono l'ideale per gli appassionati di architettura, arte rinacimentale e storia militare.
Gli itinerari possono essere strutturati come tour di mezza giornata o di una giornata intera e comprendere sia percorsi in città che in provincia dove si trovano sue opere in Valpolicella e sul lago di Garda.
Info e prenotazioni:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C
I nostri prossimi tour
Cenni Biografici
Nato a Verona attorno al 1484, riceve il primo apprendistato in famiglia, il padre e il fratello sono infatti lapicidi. Si trasferisce a Roma dove studia l'arte antica ed entra in contatto coi grandi maestri di un'epoca d'oro per l'architettura: Bramante, Raffaello, Sansovino. Diventa assistente del Sangallo e lavora con lui al Duomo di Orvieto dove progetta la cappella Petrucci.
La sua fama cresce tanto che viene ingaggiato dalla Serenissima per disegnare le fortificazioni del vasto impero veneziano. Si stabilisce a Verona, da dove progetta opere per Venezia, con la fortezza di Malamocco, Orzinuovi, Bergamo, Brescia, e per molte delle colonie Veneziane sparse nel Mediterraneo: in Dalmazia, a Zara, a Sebenico, Creta, Corfù.
Grande esperto di dottrine matematiche, fisiche, lungimirante nella sua concezione urbanistica, le sue opere non sono solo funzionali, ma sempre possenti, armoniose ed eleganti. Per la sua personalità umile e schiva e per il rifiuto di illustri committenze pur di restare nella sua città, non gode oggi della fama riservata per esempio a un Palladio, ma la sua opera, pur meno aulica, non è certo di secondo livello e godette di illustri estimatori quali Vasari, Leonardo, Michelangelo e il Veronese.
Michele Sanmicheli è sepolto all'interno della chiesa di San Tommaso, edificio che egli contribuì a rinnovare, nell'antico quartiere dell'Isolo dove l'architetto visse e lavorò.
Le Fortificazioni
Nonostante i suoi lavori si trovino in tutti gli antichi possedimenti della Repubblica Veneziana sparsi per il Mediterraneo, è nella sua città, Verona, che il progetto del Sanmicheli raggiunge il massimo compimento. Le visita guidata alle strutture difensive di Michele Sanmicheli è una piacevolissima passeggiata lungo le antiche mura veneziane. Assieme alla guida turistica si toccheranno le porte monumentali e i bastioni come il baluardo di Spagna (nell'immagine).
Egli disegna non solo le fortificazioni bastionate, rendendole adatte a resistere ai progressi della balistica e dotandole di quelle meravigliose opere d'arte che sono le porte cittadine: Porta Nuova (nella foto), Porta Palio e Porta San Zeno, ma riprogetta anche l'urbanistica di Verona, espansasi disordinatamente dopo il crollo di quell'impero romano che le aveva dato la sua rigorosa struttura viaria.
Il Sanmicheli ridisegna gli assi viari con una modernità e una lungimiranza che ancora oggi sembra competere (superandole a volte) con le idee degli amministratori della viabilità cittadina.
L'opera militare e urbanistica del Sanmicheli può essere ripercorsa in una serie di interessantissimi itinerari turistici guidati lungo le mura di Verona, il suo fiume, l'Adigei suoi viali e le sue colline. Percorsi che spesso permettono di scoprire degli scorci estremamente suggestivi della città, angoli nascosti, panorami insospettati. Molte delle fortificazioni, non solo sanmicheliane, nonostante i restauri e la creazione del Parco delle Mura, sono ricoperti d'edera e di vegetazione e danno vita a paesaggi "romantici" e suggestivi da scoprire assieme a una guida turistica.
I Palazzi
Michele Sanmicheli, traccia a Verona i due più importanti assi viari cittadini che partono dalla centrale piazza Erbe e terminano con due sue porte monumentali: Porta Nuova e Porta Palio. Egli quasi anticipa i piani urbanistici che sarebbero stati propri delle grandi capitali europee dell'800.
All'interno di questo rinnovato tessuto urbano racchiuso dalle sue mura, il Sanmicheli colloca i palazzi che gli vengono commissionati da nobili famiglie veronesi: Palazzo Bevilacqua, Palazzo Canossa, Palazzo Pompei, Palazzo Guastaverza.
Con una piacevole passeggiata di un paio d'ore per le vie del centro storico di Verona assieme alla vostra guida turistica potrete scoprire tutti i palazzi del Sanmicheli.
Palazzo Bevilacqua
Palazzo Guastaverza
Palazzo Guastaverza è situato al centro del Liston l'ampio marciapiede che costeggia un lato della Bra, la piazza dove si trova l'Arena di Verona. È un luogo centrale nella concezione urbanistica di Sanmicheli poiché collega l'asse che dalla sua Porta Nuova, passando per la vecchia porta medievale, lungo la via Nuova (oggi via Mazzini) arriva a piazza delle Erbe, il vecchio foro romano.
Palazzo Guastaverza è caratterizzato da un solido e austero impianto neoclassico, con un ampio porticato a pian terreno, tipico dello stile dell'architetto veronese.
Palazzo Canossa
Palazzo Pompei
Edifici Religiosi
Interventi del Sanmicheli si possono trovare in molte chiese di Verona: il tornacoro e il campanile del Duomo, San Giorgio in Braida, con le caratteristiche cupola e torre campanaria, la facciata di Santa Maria in Organo, il presbiterio di San Tommaso, dove il Sanmicheli è sepolto, la chiesa di Madonna di Campagna e la Cappella Pellegrini a San Bernardino. Una visita guidata di circa mezza giornata riesce a toccare la maggior parte di questi edifici religiosi.
San Giorgio in Braida
Cappella Pellegrini
Da un passaggio laterale nella chiesa di San Bernardino, si accede a uno dei più preziosi gioielli di Verona: la Cappella Pellegrini, commissionata al Sanmicheli da Margherita Pellegrini per la morte del figlio. Sanmicheli, ispirandosi al Pantheon, facendo ricorso alla sua maestria e al sapiente uso di elementi dell'arte classica, molti presi proprio dagli abbondanti reperti veronesi di cui fu un attento studioso, crea un capolavoro più unico che raro. La luce all'interno della Cappella Pellegrini si diffonde in maniera uniforme e morbida, riflettendosi sul bianco dei marmi lavorati quasi senza creare ombre, creando un'atmosfera irreale che confonde il visitatore, invitandolo a un raccoglimento mistico.
Il Duomo
Sanmicheli interviene anche all'interno del Duomo di Verona dove disegna il tornacoro del presbiterio che va a integrarsi perfettamente con gli affreschi dell'abside del Torbido su cartoni di Giulio Romano, che creano uno spazio virtuale dipinto che pare far proseguire tridimensionalmente l'architettura del Sanmicheli con una balaustra da cui si affacciano le imponenti figure di santi. Pare che l'architetto veronese sia raffigurato nel dipinto di Tiziano, l'Ascensione della Vergine, conservato nella Cattedrale veronese. Sanmicheli realizza anche la torre campanaria del Duomo, che non sarà mai compiuta, e che va a integrarsi con l'altra torre, disegnata dallo stesso Sanmicheli per la chiesa di San Giorgio in Braida sull'altra sponda dell'Adige. Due elementi speculari che rimano da una parte e dall'altra del fiume che taglia a metà la città.
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