Palazzo Maffei
La Collezione Carlon
L’ultimo arrivato nel panorama museale veronese è palazzo Maffei che ha inaugurato il 15 febbraio 2020.
Si tratta di una delle più straordinarie collezioni private d’arte e arte applicata, raccolta in un arco temporale di cinquant’anni dall’imprenditore veronese Luigi Carlon che ha deciso di renderla fruibile al pubblico all’interno di una sede prestigiosa: Palazzo Maffei.
Dipinti, sculture, disegni, mobilio, oggetti devozionali, arredi e ancora libri e stampe, con opere di grandissimo pregio che coprono un ampio periodo che va da fine ‘400 alla contemporaneità.
350 opere, distribuite su 18 stanze, in un'area espositiva di più di 1000 metri quadri.Info e Visite Guidate
Per informazioni e visite guidate a palazzo Maffei:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C
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La raccolta riflette il gusto personale del collezionista ma diventa al tempo stesso uno straordinario viaggio nella storia dell’arte italiana ed europea attraverso alcuni dei nomi più significativi della stagione artistica in cui vissero e operarono.
Il percorso espositivo si snoda attraverso opere che, ancorché di grande significato storico-artistico, sono caratterizzate da notevole piacevolezza che le rende fruibili a tutti, esperti, appassionati, o semplici curiosi. Per il suo carattere antologico può diventare efficace strumento didattico con opere altamente rappresentative di stili, avanguardie, movimenti artistici.
Arte Veronese
Nelle prime sale, dedicate all'arte rinascimentale e post-rinascimentale, il filo conduttore è Verona, con autori che vi si sono formati, che hanno ritratto la città, o le cui tematiche vi sono in qualche modo riconducibili.
Ecco dunque alcune delle grandi tele che tra '500 e '700 decoravano i saloni dei palazzi nobiliari, e ancora ritratti, raffigurazioni di Verona, con scorci quasi fotografici o idealizzazioni della città. Sala dopo sala si ritrovano i nomi degli artisti che riecheggiano nelle chiese cittadine e nel museo di Castelvecchio come Francesco Bonsignori, Paolo Farinati, Alessandro Turchi, Simone Brentana, i Brusasorzi, Pietro Rotari.
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Le Avanguardie
Estremamente ricca la sezione dedicata alle avanguardie, con alcuni degli eleganti ritratti di Giovanni Boldini, cantore della Belle Epoque, le sculture impressioniste di Medardo Rosso, il Surrealismo di De Chirico e Savinio, Magritte, Picasso, Du Champ.
La rivoluzione futurista è ben rappresentata con opere di Carrà, Boccioni, Balla. E poi ancora Morandi, Arturo Martini, Marino Marini.
Il Dopoguerra
Altrettanto ricca la sezione di opere delle avanguardie del secondo dopoguerra dove trovano posto alcune significative combustioni di Burri, lo spazialismo di Fontana con i suoi celebri tagli, la stagione informale italiana con Capogrossi e Vedova, l'arte concettuale di Manzoni.
In chiusura alcuni autori della più recente attualità artistica come Leandro Erlich e Arcangelo Sassolino.
L'Allestimento
L’allestimento è stato pensato per differenziarsi dall'impostazione tipicamente museale e ricostruire il contesto domestico in cui questa collezione è nata, con opere che seguono sì un percorso cronologico e stilistico, ma che possono anche trovarsi accostate secondo un tema o un significato personale. Ci si può trovare di fronte ad accostamenti insoliti, con un concetto spaziale di Fontana accanto a una crocifissione rinascimentale, o una natura morta seicentesca attorniata da nature morte destrutturate e cubiste.
Alcune stanze sono letteralmente arredate, con mobilio e oggetti di design, in dialogo con le opere esposte alle pareti, che ci raccontano di come una stagione e uno stile artistico influenzino l'intero stile di vita di un'epoca.
Man mano che ci si sposta verso la contemporaneità l'ambiente si fa più minimalista, con stanze bianche su cui si stagliano le opere in contrasto.
Gli spazi raccolti e l'assenza di barriere tra il visitatore e le opere permette un rapporto straordinarimaente intimo e ravvicinato con i capolavori esposti.
La sede Espositiva
Palazzo Maffei con la sua fastosa monumentalità chiude uno dei lati di Piazza delle Erbe, l'antico foro romano, e ancor oggi cuore storico di Verona.
Dalle finestre del piano nobile dove è allestita l'esposizione si può godere di insoliti punti di vista sulla piazza.
L'accesso all'area espositiva avviene attraverso l'affascinante scala elicoidale che attraversa il palazzo senza alcun sostegno centrale, sormontata da una finestra a lanterna che spande dall'alto una soffusa luce irreale.
L'imponente edificio rappresenta un unicum nel panorama architettonico cittadino, normalmente più composto, tanto che si ritiene che il progetto possa essere stato realizzato da qualche architetto di Roma, dove i Maffei avevano conoscenze e frequentazioni. La fabbrica, sulla quale in realtà non si hanno molte notizie, sorse probabilmente attorno al 1626, subì rallentamenti anche a causa della grande peste del 1630, ma nel 1663 doveva ormai essere in fase di ultimazione.
Il Barocco
Verona, nel '600, da più di due secoli sotto il governo veneziano, aveva perduto la propria centralità politica. Conseguentemente, pur continuando a produrre figure artistiche di rilievo, non riusciva più ad essere una guida in campo culturale come lo era stata in epoca comunale e scaligera.
La rivoluzione barocca arrivò anche a Verona, pur senza un'adesione convinta e da protagonista della committenza, soprattutto in campo architettonico, dove continuò a prevalere l'influenza di Michele Sanmicheli con impostazioni più composte e classicheggianti.
Palazzo Maffei, con la sua facciata sfarzosa ed elaborata, fu una novità assoluta e sensazionale nell'impostazione urbanistica della città.
Il palazzo, con una di quelle “invenzioni” proprie del barocco, vuole essere una rappresentazione plastica della storia e dell'evoluzione dell'architettura. La facciata di ogni piano rappresenta un ordine architettonico. Il pian terreno in un raffinato bugnato con pilastri tuscanici. Al piano nobile vengono aggiunti elementi classici come timpani alle finestre e colonne con capitelli compositi, e infine, il piano superiore, si arricchisce di elaborati rilievi propri del decoro barocco.
Sulla balaustra vengono collocate statue raffiguranti divinità greco-romane. Quasi un omaggio, sebbene all'epoca della costruzione non lo sapessero, all'originale funzione di questo spazio urbano in epoca romana.
Il Campidoglio
Palazzo Maffei sorge infatti sul luogo in cui in epoca romana si trovava il Capitolium, il principale tempio della città, dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Tutt'ora, nelle cantine del prestigioso ristorante che occupa parte del pianterreno e il bel cortile interno del palazzo, si possono ammirare i resti di muratura appartenenti all'imponente edificio risalente all'epoca romana e che si estendeva fino all'adiacente Corte Sgarzerie.
Il sito è inserito negli itinerari guidati alla scoperta della
Le statue di divinità greco-romane che decorano la bella balaustra del terrazzo di Palazzo Maffei sembrano ricordarci l'antico tempio e quasi imitano il colpo d'occhio sul foro che il visitatore, entrando in città dal cardo massimo (l'attuale via Cappello), probabilmente aveva della piazza.
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Tour di Verona sotterranea
VisitaVisite guidate a Palazzo Maffei
Palazzo Maffei, trovandosi in Piazza Erbe, tappa obbligata di ogni itinerari guidato a Verona, è parte integrante della visita al centro storico. Il cortile interno è accessibile e, per piccoli gruppi e fuori orario pranzo e cena, si può accedere ai resti romani conservati nel ristorante a pian terreno. Per maggiori informazioni o dettagliate su visite guidate e itinerari a Verona:
Info e Visite Guidate
Informazioni e visite guidate a palazzo Maffei:
Aperto dal Lunedì al Venerdì: 10.00 - 18.00
Sabato, Domenica e giorni Festivi: 11.00 - 19.00
Ultimi biglietti 1h prima dell'orario di chiusura.