Piazza dei Signori
Le piazze di Verona
Piazza dei Signori fu il centro del potere della Verona Medievale e Veneziana, dal XII secolo alla fine del XVIII. Sulla piazza si affacciano palazzi di varie epoche e stili, in passato sedi di istituzioni di governo, che ne fanno oggi una delle piazze più belle d'Italia.
Nel cuore della città, spesso chiamata dai veronesi "piazza Dante", piazza dei Signori è una tappa fondamentale di quasi tutte le visite guidate a Verona, in particolare i tour generali della città e quelli specifici sulla storia romana, medievale-scaligera e la leggenda di Giulietta e Romeo.
Informazioni e visita guidate a Piazza dei Signori:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C
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Formazione
Piazza dei Signori occupa un'ampia porzione di due degli isolati formati dal reticolo di strade parallele e perpendicolari (cardi e decumani) che caratterizzava la città romana. Su un lato della piazza, visibile due metri sotto il piano stradale, c'è il selciato vecchio di duemila anni del cardo minore che separava i due isolati.
L'area fu pesantemente sconvolta dalle devastazioni e depopolamento dell'alto medioevo. Solo dopo il mille sorsero alcune case-torre, poi inglobate in palazzi costruiti attorno allo spazio vuoto che sarebbe diventato la piazza: Palazzo della Ragione, palazzo del Capitano, Casa di Pietà, ecc.
Scavi Scaligeri
Il museo sotterraneo degli Scavi Scaligeri mostra in tutto il suo fascino la complessa stratificazione di epoche che ha dato vita a piazza dei Signori. Si tratta di un'ampio scavo archeologico che si estende sotto palazzo del Capitano e parte di palazzo della Ragione che si affacciano su piazza dei Signori. L'area è stata musealizzata ed è visitabile (in questo momento è chiusa per restauri). Lungo il percorso espositivo si possono ammirare ampi tratti di strade romane con ancora la sottostante fognatura, mosaici di domus, umili sepolture longobarde, basamenti di case-torre.
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Museo degli Scavi Scaligeri
SCOPRIPalazzo della Ragione
A metà del 1100 il Comune di Verona acquistò alcune di queste case-torre e l'area circostante per realizzare un grande palazzo che occupava quasi perfettamente l'intero isolato romano a ridosso del vecchio foro (oggi piazza Erbe). L'edificio sarebbe stato la sede del Consiglio (Arengario), degli uffici amministrativi, archivi, ecc. Al centro vi era un grande cortile circondato da un ampio porticato dove si teneva il mercato. Una delle torri fu innalzata diventando la torre comunale, è la torre dei Lamberti, ancora oggi l'edificio più alto di Verona.
Nel '500, in epoca veneziana l'edificio sarebbe diventato la sede del tribunale e chiamato Palazzo della Ragione. Ancora oggi il palazzo della Ragione, con la sua struttura romanica a strisce di tufo e mattoni, caratterizza un'ampia porzione di piazza dei Signori.
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Torre dei Lamberti
SCOPRII Palazzi Scaligeri
Agli inizi del '300 gli Scaligeri, ormai incontrastati signori di Verona, trasferirono la loro residenza in un grande palazzo che si affacciava sulla piazza. Il massiccio edificio, in mattoni e con la caratteristica merlatura ghibellina, ricordava una fortezza ed effettivamente aveva il compito di difendere i sempre più potenti membri della famiglia della Scala, da nemici e oppositori.
Fu allora che il luogo iniziò ad essere chiamato piazza dei Signori, proprio come a Firenze, durante il governo dei Medici, si ebbe piazza della Signoria.
Palazzo del Capitano
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Gli Scaligeri: origine e ascesa della signoria di Verona
SCOPRILoggia del Consiglio
Nel '500, l'architetto veronese Michele Sanmicheli ridisegnò le mura della città. La nuova cinta era 800 metri più a sud delle vecchie mura medievali. Dai portoni della Bra si estendeva un ampio viale rettilineo che terminava con la nuova porta: Porta Nuova per l'appunto. Sanmicheli aveva concepito un lungo asse rettilineo che da piazza Erbe, passando per la via Nuova (oggi via Mazzini) e la Bra, arrivava fino al confine cittadino.
Le Statue della Loggia
La Loggia del Consiglio è sormontata da una serie di statue in pietra. Raffigurano artisti di epoca romana originari di Verona o che all'epoca si ritenevano tali. Era un modo per sottolineare il legame della città con l'antichità, molto considerato in epoca rinascimentale.
Da sinistra a destra si incontrano:
- Vitruvio: l'autore del De Architectura che si riteneva il progettista dell'Arco dei Gavi.
- Catullo: il celebre poeta originario di Sirmione la cui famiglia aveva una residenza anche a Verona.
- Emilio Macro: poeta del I secolo a.C.
- Plinio: il celebre naturalista era in realtà originario di Como.
- Cornelio Nepote: storico romano originario di Hostilia (Ostiglia), oggi in provincia di Mantova ma non lontano da Verona.
Casa di Pietà
Nel '600, su progetto dell'architetto Domenico Curtoni erede di Michele Sanmicheli, furono avviati i lavori di costruzione di un grande edificio che chiudesse il lato sud della Bra. Fu battezzato Gran Guardia per la sua posizione di fronte all'Arena da cui sembra sorvegliare tutta la piazza. Per cercare di ridurre i costi di costruzione venne reimpiegata una parte dell'antico muro medievale inglobato nella struttura. Ciononostante i fondi stanziati dal governo veneziano finirono quasi subito e il palazzo rimase incompiuto fino ai primi dell'Ottocento. Fu solo con l'amministrazione asburgica della città che il palazzo della Gran Guardia venne finalmente completato sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Barbieri.
Un recente restauro l'ha reso un moderno ed efficiente centro polifunzionale utilizzato per convegni, mostre, concerti. Dalla sua facciata pendono spesso i cartelloni colorati che annunciano gli eventi che vi si tengono.
La Domus Nova
Nel '600, su progetto dell'architetto Domenico Curtoni erede di Michele Sanmicheli, furono avviati i lavori di costruzione di un grande edificio che chiudesse il lato sud della Bra. Fu battezzato Gran Guardia per la sua posizione di fronte all'Arena da cui sembra sorvegliare tutta la piazza. Per cercare di ridurre i costi di costruzione venne reimpiegata una parte dell'antico muro medievale inglobato nella struttura. Ciononostante i fondi stanziati dal governo veneziano finirono quasi subito e il palazzo rimase incompiuto fino ai primi dell'Ottocento. Fu solo con l'amministrazione asburgica della città che il palazzo della Gran Guardia venne finalmente completato sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Barbieri.
Un recente restauro l'ha reso un moderno ed efficiente centro polifunzionale utilizzato per convegni, mostre, concerti. Dalla sua facciata pendono spesso i cartelloni colorati che annunciano gli eventi che vi si tengono.
Dante
Al centro di piazza dei Signori si trova una statua di Dante posta su un alto piedistallo nel 1865. La statua del padre della lingua di una nazione di cui Verona ancora non faceva parte un anno prima dell'annessione del Veneto al Regno d'Italia fu un atto temerario nei confronti del governo austriaco della città.
Il monumento ricorda la lunga presenza di Dante a Verona, ospite dei della Scala, durante il suo esilio fiorentino. È una presenza molto importante della piazza che molti veronesi chiamano infatti "piazza Dante".
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Dante a Verona, Verona nella Divina Commedia.
SCOPRILe Statue di piazza dei Signori
Girolamo Fracastoro
Sull'arco che unisce la loggia del Consiglio alla Casa di Pietà c'è la statua in pietra di un uomo barbuto che regge un globo. È Girolamo Fracastoro, medico di Verona che fu il dottore ufficiale del Concilio di Trento nel 1530. Girolamo Fracastoro fu il primo a ipotizzare l'origine batterica delle malattie. Espose questa teoria in un trattato trecento anni prima di Pasteur, ma non poté dimostrarla non avendo a disposizione il microscopio.
Fu un uomo molto pio e quando venne eretta la statua nacque la diceria che se un uomo onesto fosse passato sotto l'arco dov'è collocata, Girolamo Fracastoro per lo stupore avrebbe lasciato cadere il globo che regge.
Scipione Maffei
Sull'arco a destra della Domus Nova c'è la statua in pietra di Scipione Maffei. È stato uno dei più importanti illuministi italiani. Personalità poliedrica, fu storico, latinista, librettista di opere, animatore della vita culturale veronese nel '700. Grazie al suo attivismo venne realizzato il Teatro Filarmonico di Verona e furono ritrovati gli antichi manoscritti perduti della Biblioteca Capicolare. La sua collezione di epigrafi greche e latine divenne uno dei primi musei pubblici d'Europa.
Onofrio Panvinio
Piazza dei Signori occupa un'ampia porzione di due degli isolati formati dal reticolo di strade parallele e perpendicolari (cardi e decumani) che caratterizzava la città romana. Su un lato della piazza, visibile due metri sotto il piano stradale, c'è il selciato vecchio di duemila anni del cardo minore che separava i due isolati.
L'area fu pesantemente sconvolta dalle devastazioni e depopolamento dell'alto medioevo. Solo dopo il mille sorsero alcune case-torre, poi inglobate in palazzi costruiti attorno allo spazio vuoto che sarebbe diventato la piazza: Palazzo della Ragione, palazzo del Capitano, Casa di Pietà, ecc.
Eventi e Manifestazioni
In ogni momento dell'anno, piazza dei Signori è prestigioso palcoscenico di eventi e manifestazioni. Da fine novembre a fine dicembre è occupata dai mercatini di Natale di Norimberga. A febbraio diventa il centro delle manifestazioni per San Valentino a Verona. A marzo, in occasione di Vinitaly vi si svolgono molti degli eventi del fuori fiera con degustazioni e conferenze. A settembre, per il Tocatì, festival di giochi di strada, viene montato un palco dove si svolgono concerti e rappresentazioni.
Info su piazza dei Signori e visite guidate a Verona:
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