Mostra Caroto a Verona
Verona - Palazzo della Gran Guardia
Dal 12 maggio al 02 ottobre 2022
Dipinti, sculture, monete e reperti, fossili, per scoprire Giovan Francesco Caroto (1480-1555) uno degli artisti più complessi del '500 veronese ma ancora poco conosciuto anche se le sue opere sono esposte nei più importanti musei del mondo. Oltre a numerose opere provenienti dalle collezioni veronesi vi saranno importanti prestiti da Palazzo Ducale di Mantova, le Gallerie degli Uffizi, il Castello Sforzesco, il Museo del Louvre, il Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Info e Visite guidate alla mostra di Caroto a Verona:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C
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Info
Sede mostra: Palazzo della Gran Guardia - piazza Bra – Verona
Orari
Da definire
Giorno di chiusura: da defnire
Biglietti
Da definire.
Visite Guidate
Le guide turistiche di Verona propongono visite guidate alla mostra di Giovan Francesco Caroto a tutti gli appassionati di arte, storia della città, singoli, associazioni culturali, gruppi organizzati, scolaresche in gita.
La mostra sarà inoltre uno spunto per approfondire la conoscenza di un particolare momento storico e culturale attraverso visite guidate diffuse ai numerosi ambiti legati al tema dell'espostizione: musei, monumenti, palazzi.
L'Esposizione
Il percorso espositivo ripercorrerà gli esordi e la formazione di Giovan Francesco Caroto, con l'influenza di Liberale da Verona, Mantegna e forse la lezione di Leonardo da Vinci a Milano, il periodo trascorso a Casale Monferrato e i generi in cui si distinse, come ritratto e pittura di paesaggio.
Ampio spazio verrà poi dato all'ambiente culturale veronese del '500, con lo sviluppo del collezionismo in ambito artistico, archeologico e delle scienze naturali che ruotavano attorno alle spezierie.
La mostra sarà divisa in sezioni.
La Formazione
Gli esordi di Giovan Francesco Caroto tra '400 e '500. A Verona fu allievo di Liberale e, secondo il Vasari, di Mantegna che in quegli anni era a Mantova presso i Gonzaga. Mantegna era stato per Verona un punto di riferimento dell'innovazione rinascimentale con la pala di San Zeno e quella per Santa Maria in Organo, oggi al Castello Sforzesco di Milano come "Pala Trivulzio" (nell'immagine) ed eccezionalmente in prestito per questa mostra.
Un altro importante momento di formazione per Caroto fu il soggiorno milanese, proprio negli anni in cui Leonardo era nella città meneghina. Non è chiaro se ebbe contatti diretti con il genio toscano ma molte soluzioni pittoriche leonardesche come lo sfumato compaiono nell'opera di Caroto.
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Scopri di piùCaroto Ritrattista
Una sezione importante sarà dedicata all'attività di Giovan Francesco Caroto come pittore di ritratti, nei quali spicca una rara abilità di cogliere le sfumature psicologiche ed emozionali. Caroto si distinse anche come paesaggista e realizzatore di immagini a "figure piccole".
L'opera più rappresentativa di Caroto resta però proprio l'enigmatico ritratto di Giovane fanciullo con disegno infantile, tra i capolavori di Castelvecchio esposti alla mostra della Gran Guardia al quale verrà riservato un approfondimento speciale.
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Scopri di piùLa Maturità
Dopo tanto girovagare tra Mantova, Milano, Casale Monferrato, il Caroto trascorse gli anni della maturità a Verona dedicandosi a ogni sorta di genere pittorico. Stimato nelle alte sfere ecclesiastiche ricevette commissioni per chiese e monasteri come la pala d'altare per San Giorgio in Briada, poi sostituita da quella del Veronese.
Stretto e proficuo fu il rapporto con Giulio Della Torre, mecenate, collezionista, artista dilettante, uomo del Rinascimento. Per la mostra verrà ricostruito lo studiolo di Giulio della Torre con medaglie, statue, reperti archeologici e naturalistici e interamente decorato dalle tele del Caroto (nell'immagine una delle opere).
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Scopri di piùCaroto Collezionista e Speziale
L'eclettismo di Giovan Francesco Caroto si estende anche ai reperti antichi, una vera e propria "mania" del '500. L'artista effettua una serie di splendidi rilievi di monumenti antichi come il Teatro Romano (nell'immagine) e reperti della Verona romana oggi conservati al Museo archeologico, pubblicati in un manoscritto delle Biblioteca Civica.
Assieme al figlio Bernardino, Caroto apre una spezieria in piazza Erbe. In queste botteghe che fioriscono in questo periodo, oltre a erbe e spezie, si accumulano ogni genere di curiosità: minerali, fossili, strumenti alchemici che attirano medici, naturalisti, curiosi e collezionisti che con le loro indagini pongono le basi per un moderno approccio allo studio delle scienze naturali.
Tra questi vi è Francesco Calzolari, naturalista, lui stesso speziale, appassionato indagatore di fenomeni naturali. La sua collezione diventa in breve un vero e proprio museo, conosciuto in tutta Europa dove si accumulano reperti naturalistici di ogni tipo e che porrà le basi per la nascita del Museo di Storia Naturale di Verona.
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Scopri di piùLa sede della mostra: Palazzo della Gran Guardia
Palazzo della Gran Guardia è l'imponente edificio seicentesco che chiude il lato sud della Bra, la piazza dove si trova l'Arena. Nato come sorta di accademia militare con il suo grande portico per passare le truppe in rassegna nei giorni di pioggia, dopo un completo restauro è diventato un attrezzatissimo edificio multifunzionale dove si svolgono mostre, convegni, conferenze, eventi vari.
Se vuoi saperne di più
Palazzo della Gran Guardia
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