Arche Scaligere
Monumenti Medievali di Verona
Informazioni e visita guidate ai Palazzi Scaligeri:
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Con il consolidamento del proprio dominio sulla città, la Signoria Scaligera oltre al palazzo sede della propria residenza su Piazza dei Signori, edificò tutta una serie di palazzi dove trovava posto la grande corte che amministrava un territorio che andava estendendosi sempre più nel nord Italia. In mezzo a questi palazzi rimase inglobata la piccola chiesa di Santa Maria Antica, una piccolo e semplice edificio romanico dall'atmosfera mistica e raccolta. Santa Maria Antica divenne così la cappella privata della famiglia dei Della Scala. Il cortile della chiesetta, che in epoca longobarda era stato un piccolo monastero, divenne così il cimitero privato dei signori di Verona e accolse i semplici e austeri sarcofagi in marmo rosso dei primi signori di Verona, Mastino, Bartolomeo, Alberto e così via.
Fu con Cangrande tuttavia che il cimitero degli Scaligeri si trasformò in quel superbo monumento di architettura gotica che sono le Arche Scaligere. Il signore di Verona era stato un tale genio politico e militare, un mecenate che aveva avuto ospiti Dante e Giotto, tanto aveva dato alla città di Verona, che si volle per lui costruire un mausoleo che ne trasmettesse adeguatamente il ricordo ai posteri. La sua arca venne addiritura collocata all'interno del muro di Santa Maria Antica, così che i veronesi, entrando in chiesa, dovessero simbolicamente rendere omaggio al signore di Verona, morto avvelenato in circostanze misteriose nel 1329.
All'arca di Cangrande, nel piccolo cimitero scaligero seguirono poi i monumenti funebri dei suoi più importanti successori: Mastino II e Cansignorio che cercarono, spesso in vano, di emulare il proprio predecessore in vita e anche dopo la morte.
Le Arche Scaligere sono un luogo unico e particolarissimo con i tre mausolei che si stagliano sul cielo tra i palazzi scaligeri. Pur non essendo una grande cattedrale, esse rappresentano una degli esempi più significativi dell'architettura gotica italiana,
a cui lavorarono anche importanti personalità artistiche dell'epoca. L'arca di Cangrande fu probabilmente realizzata, soprattutto nella parte scultorea dalla bottega di Rigino D'Enrico e Giovanni di Rigino, già molto attivi nelle chiese veronesi del '300. Sull'arca di Cansignorio, la più imponente e decorata delle tre, intervenne invece Bonino Da Campione, già attivo presso la corte viscontea.
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