Borghetto e Valeggio sul Mincio
Una visita guidata a Borghetto e Valeggio permette di conoscere due delle
più amene località tra le colline moreniche, lungo il
corso del fiume Mincio, emissario del lago di Garda.
Troverete una storia complessa e antica, paesaggi
fiabeschi, storie di fantasmi e fate, una cucina
ricercata e gustosa.
L'itinerario guidato ha una durata di circa due ore, e
può essere esteso al Parco Sigurtà o ad altre
destinazioni sul basso lago come Peschiera e Sirmione, o completato da un
assaggio dei celebri tortellini di Valeggio in uno dei
numerosi ristoranti del territorio.
I nostri prossimi tour
Valeggio sul Mincio
La visita guidata può partire da Valeggio.
Il Castello di Valeggio
Il paese è dominato dalla presenza del Castello Scaligero che arroccato
su un'altura che domina la valle del Mincio, conserva intatto tutto il suo
imponente fascino. La parte oggi visitabile è l'antica Rocca, cui si
accedeva per mezzo di ponti levatoi, oggi sostituiti da un sentiero
acciottolato. La guida turistica di Valeggio può incontrare i visitatori
ai piedi della stradina di accesso. Il pullman che accompagna gruppi
numerosi potrà fermarsi il tempo di far scendere i passeggeri presso la
fermata della corriera che si trova sul lato opposto.
Con una breve passeggiata si giunge all'ingresso nelle mura perimetrali
del Castello di Valeggio in parte diroccate. Il cortile centrale
del castello è caratterizzato dalla particolare torre
tonda, la struttura più antica della rocca. Si tratta di una
costruzione a ferro di cavallo risalente al X secolo, quando qui già
sorgeva un fortilizio per il controllo dello strategico passaggio sul
Mincio.
Il resto del castello di Valeggio risale invece al periodo scaligero, quando era un avamposto fondamentale del "Serraglio", quel complesso sistema di fortificazioni che proteggeva il confine sud-occidentale del territorio controllato dai signori di Verona. Il mastio, ovvero la torre più alta del castello, è in buono stato di conservazione e accessibile, sebbene di norma sia chiusa e venga aperta da volontari solo in occasione di particolari occasioni. Dai parapetti del cortile si gode di una vista straordinaria, sia a levante, verso Verona e la pianura padana, sia a ponente, sul Mincio e le colline moreniche del Garda.
Il Ponte Visconteo
Nel 1387 il castello passò in mano ai Visconti, signori di Milano, quando, dopo aver sconfitto gli Scaligeri, si impadronirono di tutte le loro terre. Ribaltato adesso il fronte, la linea del Mincio divenne la difesa dei confini sud-orientali del ducato di Milano. Gian Galeazzo Visconti, collegò il castello di Valeggio a Borghetto, che si trova più a valle, attraverso un muro che si estendeva sul fiume Mincio e divenne il famoso ponte. Nei piani di Gian Galeazzo, se necessario, il ponte avrebbe potuto trasformarsi in una diga, deviando il corso del Mincio e prosciugando i laghi che circondano Mantova, lasciando i suoi signori, i Gonzaga indifesi di fronte all'attacco dei Visconti.
Il Fantasma del Castello
Si dice che il castello sia abitato dal fantasma di Andriolo da
Parma. Era il signore del castello di Valeggio quando, nelle
tumultuose lotte per il potere nei vecchi territori scaligeri, l'area
passò sotto il dominio di Giacomo da Carrara, signore di Padova. Andriolo
fu ingiustamente accusato di tradimento, la sua spada spezzata e,
trasferito a Verona, venne giustiziato.
Molti giurano di aver visto la sua
sagoma evanescente aggirarsi nelle notti di plenilunio tra le mura e merli
del castello alla ricerca della sua spada e dell'onore perduto.
Parco Sigurtà
A Valeggio si trova Parco Sigurtà, uno dei più bei parchi d'Italia la cui
storia risale agli inizi del '400, quando, ponendo termine ai continue
lotte per il controllo dei vecchi territori scaligeri, la Repubblica di
Venezia prese definitivamente il potere. Un'ampia porzione di terreni
agricoli passò al nobile veneziano Gerolamo Nicolò Contarini. Al centro
dei suoi possedimenti costruì una villa, come andava allora di moda tra la
nobiltà lagunare, e una parte dei terreno fu adibita a giardino. La tenuta
e la villa passarono di mano varie volte, continuando a ingrandirsi e ad
espandersi. Nel 1699 venne concesso il diritto di approvvigionamento
dell'acqua del Mincio, tuttora in essere, che permise l'ampliamento del
giardino fino alle attuali dimensioni di 22 ettari. Nell'800 si trasformò
in un giardino romantico all'inglese, con stagni di loti e ninfee,
romantici boschetti, grotte artificiali e strutture decorative che
ricordano l'Arcadia e giochi letterari.
Il giardino Sigurtà è oggi aperto al pubblico e visitabile. A seconda
delle stagioni si possono godere di spettacolari fioriture di tulipani,
iris, rose, ortensie e numerose altre specie.
La visita a parco Sigurtà può essere il perfetto completamento di una
visita guidata a Valeggio e Borghetto, per una giornata immersi nella
natura e nel relax. Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito ufficiale del parco.
La Villa Sigurtà
Parco Sigurtà nasce come brolo (campo recintato da un muro) di Villa
Sigurtà, progettata a metà del '600 dall'architetto Pellesina, influenzato
dal Palladio. La villa, tuttora in perfetto stato di conservazione, è
caratterizzata da una facciata rinascimentale sulla quale però già si
sentono influenze barocche. Nelle sue stanze sono stati ospiti alcune
delle più importanti personalità dell'800 e '900.
La villa non è normalmente aperta al pubblico ma può essere utilizzata per
eventi privati. Qui il sito ufficiale.
Borghetto
Dal Castello di Valeggio sul Mincio la vostra guida turistica può
accompagnarvi lungo il sentiero che porta a Borghetto passando per un
bosco scosceso. La strada non è eccessivamente ripida, ma per chi non se
la sente si può riprendere il mezzo di trasporto e in pochi minuti
giungere al parcheggio del paese passando sopra l'antico ponte Visconteo.
Borghetto sorge letteralmente sopra il fiume Mincio ed è
costituito dagli edifici dei mulini ad acqua che anticamente sfruttavano
la corrente del fiume.
Molti dei mulini sono stati oggi trasformati in ristoranti, bar o
appartamenti vacanze.
Il borgo conserva un'atmosfera medievale, coi suoi merli ghibellini, il
campanile della chiesetta di San Marco, e le ruote degli antichi mulini ad
acqua alcune delle quali ancora girano. Gli scorci sono dominati dal
celebre Ponte Visconteo, una diga fortificata eretta nel 1393 da Gian
Galeazzo Visconti, Duca di Milano, per proteggere i confini orientali dei
suoi possedimenti. Il ponte venne unito al sovrastante Castello Scaligero
da due cortine merlate così da inserirsi nel cosiddetto Serraglio, un
formidabile sistema fortificato che si snodava per 16 chilometri nella
pianura compresa tra il lago di Garda, Verona e Mantova. Il ponte è lungo
650 metri, largo 25.
Borghetto è stato inserito nell'elenco dei borghi più belli d'Italia.
I Tortellini di Valeggio
Valeggio e Borghetto sono celebri per i tortellini. La caratteristica dei tortellini di Valeggio è la sfoglia sottilissima. Per tirare la pasta così sottile la ricetta ufficiale parla di 6 uova per ogni chilo di farina, ma si dice che alcuni celebri ristoranti ne mettano molte di più e abbiano segreti di bottega per ottenere una sfoglia quasi trasparente ma resistente. A Valeggio sono numerosissimi i pastifici che producono e vendono tortellini e altra pasta all'uovo, così come i ristoranti, sia a Valeggio che a Borghetto, dove è possibile gustarli, al brodo, al burro e con svariati ripieni. Quale sia il migliore è oggetto di dibattiti e divide gli estimatori in agguerrite fazioni.
Il Nodo d'Amore
Al tortellino di Valeggio è legata una leggenda romantica.
Durante il periodo dell'occupazione viscontea una sera Malco, capitano
della locale guarnigione, vede un gruppo di ninfe del fiume che danzano in una radura.
Non appena le fate si accorgono di essere state scoperte fuggono nel
Mincio. Una di esse però viene raggiunta da Malco e i due si innamorano al primo sguardo. La ninfa si chiama Silvia e all'alba deve tornare nel Mincio.
Come pegno d'amore lascia a Malco un fazzoletto di seta annodato.
Il giorno seguente c'è una festa alla presenza del signore di Milano Gian
Galeazzo Visconti. Alcune fanciulle danzano per intrattenere gli ospiti.
Tra esse Malco riconosce Silvia. Gli sguardi languidi tra i due non
sfuggono a Isabella, cugina di Gian Galeazzo e innamorata di Malco.
Isabella smaschera Silvia denunciandola come strega. Solo l'intervento di
Malco permette a Silvia di rituffarsi nel fiume ma Malco viene arrestato.
Silvia riemerge dal Mincio per far fuggire Malco dalla prigione dove è stato rinchiuso, ma vengono scoperti e
inseguiti da Gian Galeazzo e i suoi soldati. Isabella, pentita per il suo
gesto, si frappone tra gli inseguitori, permettendo ai due innamorati di
tuffarsi nel fiume dove, grazie a un incantesimo di Silvia, Malco
potrà vivere con lei per sempre. Dietro di loro lasciano il fazzoletto annodato che Malco
aveva ricevuto in pegno.
Da allora, le donne di Valeggio, per ricordare questa romantica storia
preparano il tortellino di pasta ripiena che ricorda nelle forme un nodo e
ha la sfoglia sottile come la seta di cui era fatto il fazzoletto di
Silvia.
Festa del Nodo d'Amore
Ogni anno, il terzo martedì di giugno, il ponte Visconteo di Borghetto
viene chiuso al traffico, allestito con tavoli e seggiole, e diventa
l'ambientazione per una cena all'aperto da Guinness dei primati. È la
Festa del Nodo d'Amore, a cui partecipano più di 3.000 persone alle quali
verranno serviti un totale di 13 quintali di tortellini "annodati" a mano
dai pastifici e ristoranti dell'Associazione Ristoratori, abbinati ai vini
del territorio: Custoza e Bardolino.
Al termine della cena, uno straordinario spettacolo di fuochi d'artificio
illumina a giorno Borghetto, il Mincio e il Ponte Visconteo.
Per informazioni e per prenotare una guida turistica personale di Borghetto e Valeggio sul Mincio:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C