L'attribuzione ad Andrea Palladio di Villa Piovene a Lonedo di Lugo vicentino è incerta, o almeno il suo intervento non è su tutto il complesso dell'edificio. Sono infatti di Francesco Muttoni le due ali di servizio con portico coperto a lato del corpo centrale e la doppia scalinata che porta alla loggia. La casa padronale è quasi sicuramente da attribuirsi a un progetto del Palladio. A completamento dell'insieme, l'imponente scalinata ornata dalle sculture della bottega di Orazio Marinalis e il bel giardino ottocentesco.
La loggia centrale venne iniziata da Palladio attorno al 1570 e terminata dopo la sua morte. La villa sorge vicina a villa Godi, altra opera del Palladio, separate da poche centinaia di metri e da quasi trent'anni di esperienze e mutamenti di stile nell'opera del grande architetto. Il confonto tra le due mostra come dal primo importante progetto, Andrea Palladio sia andato maturando il suo stile particolare, desunto dai grandi monumenti della classicità greca e romana. Il confronto tra le due ville, così vicine l'una all'altra e che erano il centro di amministrazione e controllo di grandi proprietà terriere limitrofe, mostra la competizione che spesso vi era tra le famiglie della nobiltà veneta che contribuirono alla realizzazione del fenomeno delle ville venete.
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