Porta Vescovo

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Porta Vescovo era, già in epoca scaligera, l'accesso orientale di Verona. Il nome deriva probabilmente dal fatto che il Vescovo di Verona aveva alcuni diritti sui dazi delle merci in entrata attraverso questo passaggio.
Il monumento attuale risale invece all'epoca Veneziana, quando la porta venne ingrandita e dotata della bella facciata in pietra bianca decorata. La struttura è quella dell'arco trionfale, ripreso dai molti modelli romani presenti in città, importante fonte di ispirazione per gli architetti rinascimentali.
In epoca austriaca, Porta Vescovo regolava l'accesso alla metà cittadina controllata dagli asburgici (l'atra metà era in mano ai francesi), da allora e ancora oggi nominata Veronetta. E proprio in epoca austriaca Porta Vescovo venne ingrandita con l'aggiunta dei due ingressi laterali che ne miglioravano la carrabilità. Spesso gli austriaci, come nel caso di Porta Vescovo, si dimostrarono rispettosi dello stile architettonico e dell'estetica cittadina, con modifiche che tentavano di mantenere l'impianto originario delle opere.

Porta Vescovo, all'estremita orientale di Verona, è piuttosto distante dal centro storico e spesso rimane esclusa dalle visite turistiche in città. Ciò nonostante essa può diventare tappa di un itinerario guidato alla scoperta di Veronetta, un quartiere antichissimo e ricco di arte e storia che ultimamente si sta rinnovando e rivalutando molto.

La Porta San Giorgio visitabile solo dall'esterno.

Porta Vescovo è visitabile solo esternamente è compresa nell'itinerario guidato classico della visita di Verona. Per maggiori informazioni e per prenotare la vostra guida turistica di Verona: