Palazzo del Capitano
Monumenti di Epoca Veneziana
Informazioni e visita guidate a Palazzo del Capitano:
+39 333 2199 645 info@veronissima.com P.I. 03616420232 C.F. CPPMHL74L13L781C
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Il Palazzo del Capitano, anche conosciuto come Palazzo di Cansignorio o Palazzo del Podestà, è uno degli elementi fondamentali che compongono quella straordinaria piazza di Verona, quasi un museo di architettura a cielo aperto, rappresentata da piazza dei Signori.
I molti nomi con cui è conosciuto ne testimoniano la vetustà e le varie epoche che esso ha attraversato, dal Medioevo fino ai giorni nostri ed è solo per una convenzione data dalla bella facciata rinascimantale che viene ascritto tra i palazzi della Verona Veneziana.
L'area dove sorge oggi il palazzo, con il suo suggestivo cortile interno era un isolato nel reticolo della Verona Romana, come testimonia l'abbondanza di reperti di epoca romana, tra cui splendidi pavimenti musivi, ritrovati durante la campagna di scavi che ha dato vita al centro espositivo degli Scavi Scaligeri al quale si accede proprio dal cortile interno del Palazzo del Capitano. In epoca altomedievale sorsero in maniera piuttosto disorganica alcuni edifici tra cui delle torri in materiale povero. Cansignorio, nella seconda metà del '300 ne fece uno dei palazzi scaligeri in quel complesso di edifici che ospitavano la grande corte e l'amministrazione che ruotava attorno alla famiglia della Scala. Doveva trattarsi del classico tozzo e imponente edificio pubblico medivale, una sorta di castello in mattoni con torrioni d'angolo un po' come il Palazzo della Ragione, esteso sul retro fino agli attuali giardinetti di piazza delle Poste con una serie di cortili interni collegati da portici e passaggi come ad esempio quello poi decorato in epoca veneziana con la bella Porta dei Bombardieri. Ancora oggi, parte di questa struttura gotica è visibile dal sopravvissuto cortile interno, sulle ali laterali.
L'attuale facciata è invece risultato di un consistente lavoro di rifacimento del palazzo nel '500, in epoca veneziana quando esso venne adibito a sede del capitano, rappresentante del potere della Serenissima nelle città ad essa sottomesse. Si trovano infatti palazzi del capitano o del capitanio anche a Soave, a Vicenza a Padova, ecc.
La facciata assunse quindi quell'aspetto elegante e monumentale tipico della scuola sanmicheliana. Quasi sicuramente, il portale di ingresso, sormontato da un imponente leone marciano, fu disegnato proprio dal Sanmicheli, come quello dei Palazzi Scaligeri. Nel corso degli anni la facciata si andò ricoprendo di stemmi e iscrizioni lasciati dai vari podestà veneti che si avvicendarono al governo della città, e quando i francesi, guidati da Napoleoni, caduta Venezia entrarono a Verona, la furia giacobina si accanì con particolare ferocia sui simboli del vecchio regime.
Finalmente, in seguito all'annessione del Veneto all'Italia e al generale movimento di restaruo che si fece a Verona, anche il Palazzo della Ragione venne riportato all'originale splendore rinascimentale, con la sua bella simmetria e la pulita facciata bianca. Purtroppo, sul portale rimane il segno della deturpazione, là dove manca il leone alato che invece fu ricollocato sui Palazzi Scaligeri.
Oggi il Palazzo del Capitano è di proprietà del Comune di Veorna e in attesa di un restauro soprattutto nell'interno e di un adeguato utilizzo.
Palazzo del Capitano è visitabile solo dall'esterno.
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