Turismo a Verona per il 2008

dicembre 2007

 

Ecco che allora, con il 2007 che sta per chiudersi, viene spontaneo come guida turistica, fare alcune riflessioni sulla situazione del turismo a Verona e sui buoni propositi, o meglio speranze, per il 2008.
Verona si conferma, purtroppo, ancora non all'altezza delle proprie potenzialità. Situazione questa che in realtà riguarda un po' tutto il comparto turistico in Italia, che nonostante il suo immenso patrimonio artistico e culturale, è ancora sopravanzata a livello di presenze da paesi che sanno meglio valorizzare quello che hanno. Verona, a quel che si dice, è la quarta città turistica d'Italia, ma la sua posizione, le sue caratteristiche, le sue bellezze, potrebbero farla rivaleggiare senza tanti complessi di inferiorità con le stesse Firenze, Roma, forse anche Venezia. Anche perché Verona offre ancora un turismo non eccessivamente massificato, a misura d'uomo non esclusivamente mirato allo spillare più soldi possibile al visitatore. A Verona, fortunatamente, l'ngresso ai bus turistici è ancora libero e gratuito, ma se si pensa che a Venezia, solo per entrare a piazzale Roma per scaricare i turisti, un pullman deve sborsare 340 euro (e altri 340 euro dovrà sborsare per venirli a prendere nei giorni successivi se si fermano a dormire in laguna) e a Firenze e a Roma, il pass per girare in città con un pullman turistico costa più o meno la medesima cifra, ci si rende subito conto del differente approccio che ha Verona nei confronti di chi ci viene in visita. Una città sicura, con ampie zone a traffico limitato, le cui vie sono piene di bei negozi, con ottimi ristoranti in cui gustare una eccellente cucina locale con ancor più eccellenti vini prodotti attorno a Verona.
Eppure, nonostante tutto, la frase, ormai diventata luogo comune, che più spesso si usa per definire il turismo nella città scaliera è "mordi e fuggi", turisti che vengono a Verona per una giornata, a volte addiritura per poche ore, giusto per vedere il balcone di Giulietta e poi tornarsene a casa o negli alberghi di Venezia, del Lago di Garda, di Firenze, quando invece, grazie alla posizione ottimale di Verona, sarebbe più conveniente fare il contrario.
A questo si lega poi la questione della stagionalità. E' vero che a Verona il periodo tra aprile e ottobre fa segnare un consistente flusso turistico sostenuto dalla stagione operistica all'Arena, ma ai primi freddi, il centro storico si spopola, e anche la casa di Giulietta, da sempre cartina tornasole della presenza turistica in città, rimane desolata e finalmente romantica. E anche in alta stagione comunque, la presenza dei turisti per le vie della città sembra fare orari da ufficio pubblico: 9-17, quando in realtà la città potrebbe essere vissuta dal turista con forse ancor più soddisfazione anche in orario di aperitivo, di cena e di dopo cena. Per non parlare di quello che la provincia di Verona, e non solo il lago di Garda, ha da offrire.
Come guida turistica, mi sento spessissimo dire dagli ospiti che porto a scoprire le meraviglie di Verona e che magari erano venuti pensando di vedere poco più che l'Arena e la casa di Giulietta, di quanto essi rimangano stupiti da una città che in fondo avevano sottovalutato. E quasi tutti manifestano il desiderio di tornare, magari con più calma, magari per qualche giorno la prossima volta, il che fa sempre piacere e fa comunque ben sperare per il futuro del turismo a Verona, anche se sarebbe meglio che chi viene sapesse già cosa trovare, cosa aspettarsi, dove andare e cosa fare.
Negli ultimi anni certo qualcosa si è fatto per cercare di fare in modo che Verona possa finalmente liberare tutto il proprio potenziale, ma gli interventi sono fin'ora stati timidi, isolati e soprattutto non coordinati da una regia coerente e ben focalizzata sugli obbiettivi che si vogliono perseguire. Con il restauro del Palazzo della Gran Guardia e del Palazzo della Ragione, Verona ha ora un'immensa superficie espositiva, destinata per altro a crescere con il futuro restauro dell'Arsenale, in contesti storici e architettonici prestigiosi. E' necessario iniziare a riempire questi contenitori con eventi espositivi in grado di richiamare il pubblico che Verona merita, soprattutto in bassa stagione. E' necessario riuscire a dare a Verona, con i suoi bei teatri, il Filarmonico e il Nuovo, eventi musicali di richiamo oltre alla lirica in Arena, promuovendo al contempo la bellezza, la storia, la comodità di Verona nelle sedi più appropriate e soprattutto all'estero per mezzo di campagne promozionali, partecipazioni alle varie borse del turismo, ecc. In questo tuttavia è indispensabile la stretta collaborazione di tutti gli operatori del settore, a partire dalle istituzioni preposte, via via fino ai commercianti, ai ristoratori, agli albergatori e, naturalmente, alle guide turistiche.

 

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