Verona e il 150° anniversario dell'Unità d'Italia
dicembre 2010
Il 2011 sarà il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Per quanto partito in sordina, attraverso una progressiva campagna mediatica, gli italiani hanno incominciato ad averne consapevolezza e ad attendere il nuovo anno aspettandosi, senza eccessiva trepidazione in realtà, i vari eventi che ricorderanno le tappe del Risorgimento e i risultati da esso ottenuti.
Il nord Italia, combattuto com'è negli ultimi anni tra patriottismo nazionalista e federalismo territorialista vivrà l'evento con alcune contraddizioni che già hanno cominciato a manifestarsi.
Non è certo questo il luogo adatto a discutere complesse questioni politiche che impegnano commentatori di ben altra levatura, ma ci piacerebbe sottolineare come questo anniversario, per quanto possa apparire come un momento puramente simbolico, fornirà invece molti spunti e occasioni per meglio conoscere e approfondire la nostra storia e il suo stretto legame con il territorio. Troppo spesso infatti, soprattutto quando studiata sui libri e con la rigida impostazione data da un certo sistema scolastico, la storia finisce per diventare materia astratta, asettica e mortalmente noiosa, un semplice elenco di nomi, date, fatti da imparare a memoria con l'ansia della prossima interrogazione. Questo è poi ancor più vero per quanto riguarda il Risorgimento Italiano, con tutta la sua complessità, le eredità politiche, sociali ed economiche che ancora si porta dietro, e la retorica di cui spesso è intriso. Quanti di noi provano ancora un moto di ansia o fastidio al sentire parlare di guerre di indipendenza, Quadrilatero, Congresso di Vienna, nel ricordo degli anni di scuola e di quei nomi che continuavamo a confondere o dimenticare.
La visita guidata ai luoghi del Risorgimento italiano, con l'aiuto di una guida turistica che conosca approfonditamente la storia nel suo stretto legame con il territorio e sia in grado di comunicarla e trasmetterla, può quindi diventare un momento di apprendimento e approfondimento sul campo, e facilitare la comprensione degli eventi in quanto "vissuti" in prima persona e con tutti i sensi.
Verona e tutto il territorio circostante sono luoghi che hanno vissuto letteralmente in prima linea e con vicende estremamente tormentate il Risorgimento e le guerre per l'unificazione d'Italia, più ancora che il resto della penisola. Tutti conoscono Garibaldi e la spedizione dei mille per l'indubbio fascino eroico e romantico che l'impresa ebbe, ma non dovrebbero essere meno carichi di elementi drammatici e appassionanti le battaglie combattute nei pressi di Verona come Custoza, San Martino e Solferino, Pastrengo, i continui rovesciamenti di fronte, il ruolo che la città ebbe durante la dominazione austroungarica, i personaggi conivolti nelle vicende politiche come Radetzky, Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, Napoleone III, che nel veronese si fronteggiarono, si batterono coi loro eserciti, si incontrarono, si accordarono.
Castiglione delle Stiviere, Custoza, Solferino, San Martino della Battaglia, spesso sono solo dei nomi su un libro di storia, quasi completamente dimenticati dopo qualche anno dal completamento degli studi. Vedere l'impressionante numero di teschi e ossa dei giovani soldati autriaci, piemontesi, veneti, francesi allineati negli ossari realizzati nei luoghi dove si combatté, non può non lasciare un ricordo indelebile, stimolato dalle riflessioni al di là della più trita retorica, sulla spietatezza della guerra e di un sacrificio troppo grande per quei ragazzi che, alcuni credendo con passsione a un ideale unitario, altri costretti dalla coscrizione, lasciarono la loro vita sulle colline moreniche del Garda. Si può così rivivere il sentimento che mosse Henri Dunant, impressionato dal massacro di Solferino, a creare la Croce Rossa Internazionale, il cui memoriale può essere visitato sulla collina fulcro della battaglia.
Il tanto citato Quadrilatero austriaco potrà così assumere delle forme concrete, fatte della pietra delle mura di Verona, delle fortificazioni attorno alla città, dell'Arsenale, della Santa Marta, dell'Ospedale Militare e di tutti gli edifici che, semidimenticati e nascosti dallo sviluppo urbano, sono lì a testimoniare un'epoca lontana solo 150 anni ma che sembra ormai incredibilmente remota.
Le guide turistiche di Verona, in occasione dei 150° dell'Unità d'Italia hanno approntato una serie di itinerari in città e in provincia per far rivivere quei luoghi e quei momenti. Preparare questi itinerari è stato molto emozionante e ha permesso di scoprire angoli di città nascosti e semidimenticati ma che alla luce della storia che hanno vissuto vibrano di racconti, eventi, della presenza di generali e soldati, uomini e donne che vissero in quell'epoca. In cima al terrapieno delle mura bastionate tra Porta Nuova e Porta Palio, nonostate lo sviluppo urbano degli ultimi cinquant'anni, pare quasi di vedere l'esercito piemontese sul ciglione di Santa Lucia, a poco più di un chilometro dalla città. Dalla cima della Spia d'Italia a Solferino, è sembrato quasi di udire il rombo delle artiglierie e sentire l'odore di polvere da sparo.
Gli itinerari guidati risorgimentali in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia sono un prezioso strumento didattico per una scolaresca in gita a Verona o possono diventare il tema di una visita guidata per un gruppo di adulti.
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